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Europa Donna

Progetto Luna, il sostegno è a 360°: dalle parrucche… alla colazione

Caltanissetta – L’associazionismo può essere un salvagente davanti a una diagnosi di tumore al seno, e può condurti verso strade che non avresti mai ritenuto possibili. È questo il caso dell’associazione Progetto Luna.

“Ero ai piedi di una lunga rampa di scale, avevo voglia di accasciarmi sul primo gradino e abbandonarmi alla paura, al dolore, al disorientamento, alla solitudine. Mi guardo intorno e i miei occhi incontrano quelli smarriti di altre donne, più infelici di me, attanagliate da un’unica diagnosi: cancro al seno”.

Così Ersilia Sciandra, presidente dell’associazione Progetto Luna, racconta il suo primo contatto con la malattia. Da lì la decisione di unire quelle donne e di dedicarsi all’associazionismo, con il desiderio di realizzare un “progetto”: sostenersi reciprocamente e diffondere la cultura della diagnosi precoce, lottando per migliorare l’assistenza sanitaria nel territorio e supportando le pazienti durante il percorso diagnostico/terapeutico.

Nel 2002 quattordici soci fondatori hanno dato vita all’associazione; a loro nel tempo se ne sono aggiunti altri. “Quando ho iniziato non sapevo nulla del mondo associativo” prosegue la presidente, “poi, per caso, appresi delle attività di Europa Donna Italia da una rivista: chiesi telefonicamente altre informazioni e decisi di iscrivermi. In occasione dell’assemblea annuale, ho incontrato donne di altre associazioni ed è iniziata la conoscenza, la formazione, l’aggregazione, che continua ancora oggi”. Al momento del tesseramento, diciassette anni dopo la fondazione, l’associazione contava 156 aderenti. Dopo la pandemia il numero delle iscrizioni si è ridotto “Ma confidiamo nel recupero” afferma Sciandra con decisione.

“Abbiamo una sede amministrativa in città e una nel presidio ospedaliero Sant’Elia. Qui le volontarie accreditate sono attive dal lunedì al venerdì, con quattro presenze giornaliere, per mantenere aperto lo sportello informativo, per il trasporto dei farmaci antiblastici dalla farmacia al reparto oncologico e per offrire la colazione ai pazienti in regime di day hospital e ai familiari fermi in sala d’attesa” spiega la presidente.

All’interno del centro di screening dell’Azienda Sanitaria Provinciale, le volontarie accolgono le donne che devono effettuare la mammografia e sono di supporto nell’incentivare la partecipazione ai programmi di diagnosi precoce. Durante la pandemia, le volontarie si sono adoperate per coinvolgere chi non avesse risposto all’invito e far sì che le adesioni rimanessero alte.

Lavorando a stretto contatto con le pazienti che si trovano ad affrontare la chemioterapia e, di conseguenza, i cambiamenti del loro aspetto, le volontarie hanno potuto vedere in prima persona quanto fosse importante prendersi cura a tutto tondo del benessere di chi affronta la malattia. Questo significa tutelarne non solo la salute, ma anche l’immagine corporea.

È nata così l’iniziativa “parrucca solidale“, che prevede la donazione di parrucche alle pazienti che non hanno la possibilità di acquistarle da sole.  In collaborazione con i parrucchieri di tutta la provincia, Progetto Luna ha iniziato di recente anche una raccolta di capelli veri per realizzare nuove parrucche da donare alle pazienti. (Alessandra De Santis)